42 articoli dell'autore Halaesa Nebrodi

Halaesa Nebrodi 02/11/2024 0

Ad Etneb protagonisti i comuni di Mistretta e Santo Stefano di Camastra-8/9 novembre

E' stata avviata il 25 ottobre e si concluderà il 17 novembre un'interessante e inedita attività di promozione dell'area etno-nebroidea unita in un originale connubio all'insegna delle eccellenze eno-gastronomiche e culturali.
L'evento multitappa, dal titolo Etneb  “Le Vie della Lava e le Contrade dell’Etna/Nebrodi Taste and Travel”, finanziato dal Ministero del Turismo e organizzato dall’Assessorato regionale al turismo, sport e spettacolo, debutta nella stagione autunnale della mite Sicilia, quando i colori della natura si trasformano lentamente per lasciar posto all'inverno, favorendo così l'accesso ai visitatori a sapori e sensazioni unici legati alle tradizioni eno-gastronomiche delle due bellissime macro aree isolane. Una lodevole iniziativa destinata a segnare l'avvio di un percorso virtuoso all'insegna della stagionalità e del turismo lento.

Il via a Etneb è stato dato, simultaneamente, a Galati Mamertino e Belpasso e, nel suo lungo percorso, sta coinvolgendo ben 250 strutture grazie a 30 eventi disseminati in numerosi comuni con degustazioni, visite guidate, show cooking, spettacoli attraverso i quali il visitatore sarà coinvolto nella scoperta delle eccellenze proposte dai piccoli e grandi produttori locali, entrando così in contatto con le comunità e il cuore più genuino e autentico della nostra bella terra di Sicilia. 

Anche il nostro territorio sarà protagonista della kermesse ospitando due eventi del Teatro del gusto nei comuni di Mistretta (8 novembre) presso il cine-teatro Falcone-Borsellino e Santo Stefano di Camastra (9 novembre) a Palazzo Trabia con visite, degustazioni spettacoli ed esperienze museali. 

L'ultima tappa di Etneb si terrà a Sant'Agata di Militello al Castello Gallego e si svilupperà in due giornate: il 16 novembre con inizio alle ore 11:00  si terrà un interessante convegno dal titolo Focus su Turismo enogastronomico: suggestione ed esperienze di viaggio mentre la chiusura di Etneb avverrà il 17 novembre  con il Salone del gusto e l'allestimento di quattro Teatri del gusto suddivisi in altrettante aree tematiche: I prodotti caseari dei Nebrodi, I salumi dei Nebrodi, I dolci dei Nebrodi e I frutti, gli oli e i vini dei Nebrodi.

La cucina e la cultura siciliana faranno da sfondo alla manifestazione grazie a eventi culturali e gastronomici, visite e laboratori, degustazioni con interventi di chef e produttori.

Per ulteriori informazioni e scaricare il programma completo clicca qui.

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Halaesa Nebrodi 03/10/2024 0

Gente di Halaesa-Nebrodi: Francesco Saverio Modica

 Francesco Saverio Modica, Francesco per tutti, è un giovane archeologo mistrettese ed è figlio di Vincenzo, già maratoneta pluripremiato di rilievo internazionale.
Francesco, però, la sua personale maratona ha scelto di correrla tra uno scavo archeologico e l'altro, ad un ritmo tutto speciale che si alterna tra la frenesia nel portare alla luce un rinvenimento di eccezionale importanza e la meticolosa lentezza propria del delicato lavoro che ha scelto di svolgere.

Incontro Francesco in uno dei momenti più emozionanti della sua breve ma già intensa esperienza di archeologo, ritrovandoci a Tusa, nel sito di Halaesa arconidea, in uno dei pochi momenti di pausa dello scavo che Francesco ha seguito con particolare passione, ancora elettrizzato per un'eccezionale scoperta di cui parleremo più avanti.

Francesco, in questi ultimi mesi è stato davvero difficile riuscire a parlarti con tranquillità: il lavoro di archeologo ti impegna molto e mi piacerebbe conoscere meglio perché hai scelto questa professione e i risultati che, fin qui, hai ottenuto. 

La mia passione per l'archeologia parte da molto lontano, quando avevo quattro anni visitai questo luogo con mia mamma e da allora non lo dimenticai più. Gli anni liceali vissuti a Mistretta hanno ulteriormente alimentato questa mia passione infatti, dopo gli studi, molti dei miei pomeriggi li passavo visitando le campagne che circondavano l'abitato ricco di antichi sentieri che conducevano a luoghi speciali. Spesso mi imbattevo in cocci, strutture affioranti, chiese dirute e ciò non faceva altro che alimentare la mia fantasia che, piano piano è diventata passione e voglia di approfondire. Ho conseguito la laurea magistrale in Archeologia tre anni fa e adesso sto completando il dottorato di ricerca presso l'Università di Palermo. Nel mio percorso universitario ho continuato ad esplorare il territorio, stavolta siciliano, individuando terreni e aree che, potenzialmente avrebbero potuto ospitare dei siti archeologici. La mia tesi magistrale, che riprende un lavoro di circa ventanni fa del professore Burgio, mi ha consentito di aggiornare la mappatura delle aree di interesse archeologico nel territorio della valle dell'Aleso che da 155 sono passate a 245. 

Non è un caso se ci stiamo ritrovando ad Halaesa arconidea, sito archeologico poco lontano dalla tua Mistretta. Questo per te è un luogo speciale e vorrei sapere cosa ti lega a questo territorio: sei in evidente controtendenza rispetto ai tantissimi tuoi coetanei che lasciano la Sicilia per lavorare altrove.

Fortunatamente il mio lavoro mi consente di vivere nel mio territorio e Halaesa la frequento oramai da dieci anni. Pensa che io abito a 500 metri in linea d'aria da qui, dunque il mio legame con questo luogo è davvero profondo e speciale. Sono consapevole, vivendo il territorio, delle bellezze che esso custodisce ma anche delle difficoltà e delle contraddizioni che manifesta, ma trovo "naturale" vivere e restare qui, amo profondamente questi luoghi perchè li vivo tutti i giorni, in tutte le loro sfaccettature. Qui realizzo il sogno della mia adoloscenza: scavare ad Halaesa e restituire la verità storica a questo sito molto importante.

Parliamo di Halaesa: nel 403 a.C. Arconide di Hèrbita fonda un insediamento che diventerà poi la città di Halaesa arconidea. Chi era Arconide e quali sono le motivazioni storiche che lo hanno spinto a lasciare Hèrbita e trasferirsi, con la sua gente,  in questo lontano lembo di Sicilia? 

Non sappiamo molto degli Arconidi: molto probabilmente il fondatore di Halaesa è Arconide II, nipote di Arconide I, che trasferisce un nutrito gruppo di siculi da Hèrbita alla costa settentrionale dell'isola. Dopo la guerra del Peloponneso, con la sconfitta di Atene e la vittoria di Siracusa alleata di Sparta, la Sicilia vive un momento di grande confusione: Cartagine approfitta del conflitto attaccando le coste meridionali da Agrigento a Camarina, Himera viene distrutta e quindi moltissimi sfollati sono costretti a spostarsi altrove alla ricerca di aree più tranquille dove insediarsi.
Hèrbita, collocata presumibilmente nei monti tra Nicosia e Gangi, accoglie un numero altissimo di civili fuggiti dalle città distrutte ma, ben presto, va in sovrappopolamento generando malumore tra gli abitanti e costringendo il suo signore a trasferire parte della popolazione nelle terre  a nord della Sicilia. Viene quindi fondata Halaesa che, comunque, nel primo secolo vive un momento non semplice visto che i cartaginesi, nel frattempo, si erano spinti fino alla foce del fiume Pollina.

Halaesa diventa, dunque, un centro molto importante dell'impero romano e ciò è testimoniato dai rinvenimenti fin qui messi alla luce: cosa raccontano i resti dell'antica città?

All'inizio della Prima guerra punica, nel 264 a.C., Halaesa dedise di allearsi con Roma, anzi fu tra le prime a farlo e ciò le consentirà di liberarsi dalla "decima" dei tributi,  lasciando quindi in città la quota del grano altrimenti destinata a Roma. Fino al primo secolo dopo Cristo Halaesa vive il suo periodo migliore perchè potrà riversare molto denaro in opere pubbliche quali l'agorà e i templi sacri. Insomma la scelta di allearsi fin da subito con Roma si rivela decisamente vincente.


Arriviamo ai nostri giorni e alla notizia del momento: la quinta campagna di scavi condotta dall'Università di Palermo ha fatto emergere, tra le altre cose, un'area termale di eccezionale importanza che rafforza ancora più l'idea che Halaesa arconidea, tutto sommato, è ancora da scoprire.

Stimiamo che la superfice complessiva della città si estenda su 15 ettari e mezzo ma l'area demaniale è inferiore quindi andrebbero espropriati ulteriori terreni. Bisogna anche dire che quasi tutti i siti archeologici hanno fatto affiorare solo una parte delle antiche città e per Halaesa è lo stesso, per fare emergere tutto il sito ci vorrebbero decenni di incessanti scavi.  Riguardo la recente scoperta, che si aggiunge a quelle precedenti riguardanti l'agorà, il santuario e il teatro, sapevamo dell'esistenza di un impianto termale ma non potevamo certo immaginare di fare emergere un'opera cosi estesa e importante. Ancora c'è tanto da scavare ma, certamente, ci stiamo trovando di fronte ad un edificio termale tra i più grandi della Sicilia.


Francesco, domanda finale di rito: per quanto tempo la forza attrattiva della tua terra riuscirà a trattenerti nel nostro territorio?

Penso per sempre: io non me ne voglio andare.

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Halaesa Nebrodi 24/09/2024 0

Gente di Halaesa-Nebrodi: Salvatore Cangelosi

Ho avuto l'opportunità di conoscere Salvatore Cangelosi attraverso l'amicizia comune con Deborah Quadrio, già insegnante di sostegno, volontaria in diverse associazioni del settore, nonchè ricercatrice indipendente di tecnologie interiori per il benessere psicofisico. Nel definire i dettagli della partecipazione di Salvatore all'incontro tra GMT­™ ed operatori del territorio, programmato insieme ad Andrea Succi  per il 21 settembre a Castel di Lucio, alla prima osservazione fattami da Deborah circa l'abbattimento delle barriere architettoniche nei locali che ci avrebbero accolto, ho percepito, come un pugno allo stomaco, che nell'approccio al mondo della disabilità nulla può essere dato per scontato, a partire dalla presenza o meno dello scivolo, indispensabile per rendere accessibile il luogo ad una persona con esigenze speciali. Nel caso specifico il Municipio di Castel di Lucio era provvisto dello scivolo pertanto Salvatore ha raggiunto l'aula consiliare in tutta sicurezza e non si è evidenziato alcun problema. Ma non è sempre così.
Parto da questa semplice osservazione-che per me è stata una prima lezione- per significare l'importanza che va data a chi la disabilità, temporanea o permanente che sia, la vive quotidianamente in una dimensione tale che ogni attimo della propria giornata va programmata e gestita secondo modalità e parametri che la maggior parte di noi normodotati sconosce o disconosce.

I dati ISTAT riguardanti l'anno 2022 ci restituiscono un quadro di cui è utile avere conoscenza: su una popolazione complessiva di 59.065.000 abitanti le persone con disabilità gravi ammontavano a 2.921.000 unità (4,9%) mentre quelli con disabilità non gravi ammontavano a 9.766.000 unità (16,5%). Va detto che questi dati comprendevano anche i soggetti portatori di disabilià per motivi di età ma è ragionevole pensare che almeno il 15% della popolazione italiana ha esigenze di accessibilità, mentre i turisti con disabilità si stima siano circa un miliardo nel mondo e circa 10 milioni in Italia.
(fonte https://projectforall.net/turismo-accessibile-e-inclusivo-cose-e-cosa-fare/https://saravitali.com/turismo-accessibile-e-inclusivo-turismo-per-tutti/).
Stimolato dagli interventi di Salvatore nel corso dell'incontro di Castel di Lucio abbiamo deciso di affrontare, con lui e attraverso di lui, un argomento che sta molto a cuore al GMT™ Halaesa-Nebrodi nel progetto di proporre il territorio come destinazione turistica: il delicato tema del turismo accessibile e inclusivo.

Salvatore, parlaci di te e della tua storia: il tuo impegno nella sensibilizzazione verso la tematica dell'accesibilità parte da molto lontano.

E' proprio così: la mia è una malattia neuro-degenerativa, SMA acronimo di Atrofia muscolare spinale, che si è manifestata fin dalla nascita limitandomi progressivamente nella mia quotidianità e nei miei rapporti con l'esterno. All'età di diciottanni ho perso anche la motilità delle mani, fatto che ha reso ulteriormente invalidante la mia condizione. Tuttavia ho sempre cercato di trasformare la mia malattia in una missione rivolta alla sensibilizzazione riguardo il complesso mondo della disabilità: in una parola non mi sono mai arreso. Per questo motivo ho speso tante energie nell'associazionismo- attualmente sono molto attivo nell''Associazione di Promozione sociale NEHEMIA (qui uno degli ultimi eventi organizzati) il cui Presidente è Fabrizio Gandellini, sono socio di Famiglie SMA e ho anche vissuto delle esperienze politiche essendomi candidato, senza successo, alle elezioni amministrative del comune di Pollina dove io vivo, inoltre per due anni sono stato coordinatore provinciale di un partito di maggioranza.
Fin da ragazzo, in ambito scolastico, mi sono battuto, supportato dai miei genitori e amici, per l'abbattimento delle barriere architettoniche della scuola che frequentavo e adesso posso dire, con soddisfazione, che abbiamo ottenuto un buon risultato di cui possono usufruire tutte le persone che, come me, hanno difficoltà di tipo motorio. Ma la prima barriera che ho cercato di abbattere è stata quella mentale dei normodotati che, purtroppo, guardavano me ed il mio mondo con sufficienza e quasi con distacco, sottovalutando la mia condizione e non rispettando il mio diritto all'istruzione, alla socializzazione, alla cultura per cui la mia azione di sensibilizzazione si è sempre rivolta tanto alle istituzioni quanto ai privati.

La Costituzione italiana, attraverso gli artt. 2 e 3,  sancisce il valore e la dignità della persona quali principi guida del legislatore e che ogni individuo deve avere eguali possibilità di partecipazione alla vita sociale, politica ed economica del Paese. Quanto, alla luce della tua esperienza diretta o indiretta, ritieni di essere tutelato dallo Stato? Quale incidenza hanno, nella vita di tutti i giorni, parole chiave quali "inclusione", "integrazione" e "inserimento"?

Lo Stato e, in generale, le Istituzioni hanno fatto tanto ma devono fare ancora molto di più, è una questione di approccio mentale: la disabilità non deve essere interpretata come un peso per lo Stato ma, piuttosto, come una ricchezza. Lo Stato deve essere accanto al disabile non solamente con atti legislativi ma soprattutto con fatti concreti: ha il dovere di rispettare la dignità di tutti i cittadini, nel rispetto delle diversità, solo allora lo Stato assolve pienamente alla propria funzione. Necessitano interventi, non solamente economici, volti ad alleggerire l'enorme peso che grava sulle famiglie, integrando questo sforzo con quello assistenziale dove ancora oggi ci sono troppe lacune

La propria famiglia, come hai appena sottolineato, rappresenta il luogo principale dove si snoda la vita quotidiana della persona che manifesta esigenze speciali. Ti andrebbe di raccontarci come si svolge una tua giornata tipo?

Premetto che, grazie al supporto incessante della mia famiglia e dei tanti amici che ho, sono profondamente innamorato della vita. Ma non tutti, purtroppo,  si trovano nella mia condizione. Vivo ogni giornata al massimo delle mie possibilità grazie agli amici, all'impegno sociale, al lavoro. Ogni giorno mi alzo dal letto grazie ai miei familiari che mi trasmettono forza e sicurezza e la mattina la dedico soprattutto alla politica e alla mia associazione, il pomeriggio incontro gli amici e e sto spesso con i miei nipotini. La mia vita, dunque, si svolge in maniera serena e ricca di esperienze ma purtroppo la difficoltà è sempre dietro l'angolo: dal marciapede senza scivolo alla pizzeria che non ha un bagno adeguato alle mie condizioni. Io soffro di una grave limitazione motoria ma la disabilità puo essere anche visiva, uditiva, mentale e legata all'età: tutti dovremmo fare qualcosa in più per abbattere barriere e distanze. 

E' evidente che i gradi e le tipologie di disabilità sono così numerosi e variegati che sarebbe impossibile racchiuderli e analizzarli in una semplice intervista, allora ipotizziamo che tu volessi trascorrere una vacanza in Halaesa-Nebrodi: cosa ti aspetteresti di trovare in termini di accoglienza inclusiva e accesso ai servizi?

Il turismo accessibile è una grande risorsa economica e rappresenta anche la misura di quanto la società è sensibile alle nostre problematiche. Bisogna lavorare sulle mentalità e sulla quotidianità: troppo spesso mi sono trovato nella condizione di rinunciare o di modificare una vacanza perche la struttura, il ristorante o la spiaggia non erano adeguati ai miei bisogni. Non è giusto! Le limitazioni non dovrebbero esistere o, perlomeno, andrebbero ampliati gli sforzi per accogliere tutti, anche i disabili. Il privato, per esempio, non dovrebbe sentirsi obbligato da una legge piuttosto che un'altra per adeguare la sua struttura con bagni a norma,  ma dovrebbe sentire il dovere di agire in autonomia, per senso civico e per restituire un servizio alla collettività. In quest'ottica voglio anche sottolineare l'importanza che ciascun individuo ha nella società, in particolar modo quando si condividono insieme progetti, visioni e operatività facendo rete: bisogna partire dalla volontà di accettare "l'altro" senza pregiudizi o diffidenze di sorta, bisogna sapere ascoltare per abbattere tutte le barriere, fisiche e mentali e, in questo senso, l'essere parte di una comunità che opera in maniera condivisa apporta un grande valore aggiunto all'iniziativa di ciascuno di noi. Ritrovo, con piacere, questo principio nel concetto di Comunità ospitale che ispira il lavoro e la missione del GMT™ Halaesa-Nebrodi.

Il progetto Halaesa-Nebrodi ruota attorno al concetto di Comunità ospitante, dunque le persone ne rappresentano l'elemento fondante in quanto chiamate all'accoglienza, alla partecipazione e alla condivisione. Quale ruolo immagineresti di svolgere come parte attiva del progetto stesso? 

Sarei ben felice di essere parte attiva del progetto di Halaesa-Nebrodi perchè potrei indirizzare, con la mia esperienza diretta, determinate scelte e interventi specifici, non perchè abbia doti intellettive speciali ma semplicemente perche, toccando con mano le necessità delle persone con difficoltà, potrei essere un valido supporto per rendere i nostri luoghi più accessibili e inclusivi. Per esempio, la viabilità su rotaie andrebbe decisamente migliorata. Ho constatato di persona che in un treno per Cefalù il posto per i disabili era stato ottenuto semplicemente e frettolosanente togliendo alcuni sedili normali lasciando un'area libera dove posizionare la carrozzina, senza alcun sistema di aggancio e sicurezza. Ovviamente ho denunciato l'accaduto e, al netto delle scuse di circostanza, dopo tre anni dai fatti non è cambiato nulla.
Ma non voglio chiudere questa intervista con una nota negativa anzi voglio cogliere l'occasione per dire che il cambiamento è possibile a patto che ognuno di noi prenda piena coscienza del problema e lo affronti con consapevolezza e decisione. Io ci sono.

Anche noi Salvatore, grazie.

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Halaesa Nebrodi 14/09/2024 0

Un Piano d'azione per Halaesa-Nebrodi

Vogliamo che il nostro territorio, identificato come Halaesa-Nebrodi, sia coeso e lavori verso un progetto di sviluppo rigenerativo comune: diventare destinazione turistica.
Questo è il tema fondamentale che ha ispirato la genesi della visione e i due momenti che ad essa sono seguiti: il convegno sulla Cultura dell'ospitalità nelle aree interne del 26 gennaio di quest'anno e la presentazione del GMT™Halaesa-Nebrodi col relativo sito, avvenuta appena tre mesi dopo, il 29 aprile.
Sono stati mesi intensi e impegnativi costellati da incontri, scambi d'idee, interazioni e crescita che hanno creato le basi per sviluppare ed integrare il progetto per approdare, quindi, alla tappa di sabato 21, ospiti del comune di Castel di Lucio e del sindaco Giuseppe Giordano che ringrazio per la disponibilità e per la condivisione della visione.

L'evento è diviso in due momenti distinti che, tuttavia, si integrano l'uno con l'altro: il primo è rivolto ai Sindaci del territorio, il secondo agli operatori.
Nell'incontro mattutino, insieme ai Sindaci, cominceremo a definire e conoscere lo strumento fondamentale attraverso il quale potremo avviare un percorso rigenerativo, in chiave turistica, del nostro territorio: il Piano d'azione per il territorio di Halaesa-Nebrodi.
Sarà un primo momento di ascolto e di confronto durante il quale condivideremo le istanze e le progettualità proposte dalle singole amministrazioni comunali integrandole e incrociandole con la nostra visione di sviluppo turistico e trasformativo del territorio. 
I Sindaci e gli amministratori tutti, in quanto veri ed autentici conoscitori del proprio territorio, sono gli elementi fondamentali dai quali partire per redigere un efficace e convincente Piano d'azione: il loro ascolto, ma anche il reciproco ascolto, è il presupposto fondamentale per conoscere quali misure essi hanno intrapreso e intendono intraprendere per sviluppare turisticamente il proprio comune e dalla loro voce ascolteremo e condivideremo anche le criticità sulle quali bisogna lavorare per migliorare la qualità di vita di residenti e visitatori.
Attraverso la community di Territori e italianità e grazie alla grande esperienza maturata negli anni da Andrea Succi cercheremo di individuare, insieme, quale sarà la strada percorrere e quali le iniziative da intraprendere utili alla crescita del nostro territorio, in un'ottica condivisa che tenga conto delle peculiarità di ciascun comune, incanalata nell'alveo di un progetto complessivo che abbia come obiettivo finale quello di diventare destinazione turistica.

L'evento pomeridiano che, come dicevo prima, si interseca col primo, è rivolto a tutte le attività che, a titolo diverso, operano o intendono operare nel settore turistico. Un'offerta turistica integrata ha bisogno di numerosi attori: ristoratori, strutture ricettive, artigiani, guide turistiche e naturalistiche, associazioni, info-point, botteghe con prodotti tipici e souvenir, attività commerciali, professionalità turistiche, servizi turistici e, non vi sembri una forzatura, semplici cittadini disposti ad accogliere i visitatori con un sorriso. Tutto questo fa di noi una Comunità ospitale, ovvero il frutto di una virtuosa collaborazione che sia sinonimo di qualità, sostenibilità e calore umano perché insieme promuoviamo un turismo sostenibile e inclusivo, valorizziamo il territorio e miglioriamo l'offerta turistica attraverso un'accoglienza di qualità. 

Nella veste di CCT™ di Halaesa-Nebrodi ringrazio fin d'ora le decine di operatori coinvolti che hanno già sposato con entusiasmo il progetto che ho loro proposto e, alla luce di queste e altre considerazioni,  invito tutti gli operatori del territorio Halaesa-Nebrodi che non ho potuto ancora raggiungere a partecipare all'incontro pomeridiano che inizierà alle 15.30 presso il Teatro Nino Martoglio così da conoscere a fondo il nostro progetto, convogliando le nostre e le vostre energie positive in un percorso di crescita il più esteso e condiviso possibile.

Conosci gli Operatori e il Progetto del GMT˜Halaesa-Nebrodi.

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Halaesa Nebrodi 08/08/2024 0

Castel di Lucio-Notte degli antichi sapori-13 agosto

Il 13 agosto, Castel di Lucio celebra la cucina tradizionale con la storica Notte degli antichi sapori, evento imperdibile per chi vuole intraprendere un emozionante viaggio alla scoperta delle tradizioni culinarie dei nostri luoghi.
Questo evento coniuga i gusti, gli odori e i sapori della tradizione locale con arte, musica e storia del borgo medievale infatti, grazie ai numerosi stand posizionati lungo il percorso, sarà possibile degustare specialità culinarie uniche in una festosa atmosfera di allegria e condivisione.

Tra queste, la tabisca con pomodoro e acciughe, utilizzata dalle massaie per testare la temperatura del forno prima di infornare il pane, e i maccheroni con sugo serviti nta maidda. Le bruschette con caponata, un contorno saporito a base di verdure, saranno accompagnate da ricotta fresca e salata, formaggi e caciocavallo, testimonianze della vocazione del nostro centro alla produzione di latticini.
Le fave squadate, bollite con aromi, e i celebri cannoli siciliani completeranno l'offerta gastronomica.
La serata sarà animata dalla musica dei Batia Brothers, apprezzata band siciliana conosciuta ovunque capace di regalare ore di puro divertimento.

Questo evento rappresenta un'opportunità fondamentale per promuovere il territorio e le sue tradizioni, offrendo ai visitatori l'occasione per immergersi nell'autenticità del nostro borgo perche quannu 'a tavula è misa cu nun mancia perdi a spisa.

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Halaesa Nebrodi 11/06/2024 0

Castel di Lucio-I Quaranturi-Settimana Santa

Nei giorni del Carnevale e in quelli della Settimana Santa, gli Oratori del SS. Sacramento e di San
Carlo, sede delle omonime confraternite, vengono adomate con arance, alloro e palme in onore
dell'Eucaristia esposto al popolo per la preghiera comunitaria e personale. Una tradizione antica e
unica, che con i suoi odori e colori coinvolge emotivamente chiunque varchi le porte delle
Chiesette. Le arance infatti vengono legate "a cunocchia" e disposte su particolari strutture in ferro,
formando archi, comici e varie figure Eucaristiche di straordinaria bellezza. Anche le strade e i
vicoletti prospicente la Chiesa vengono addobbati, quasi a tracciare e guidare il percorso del fedele.

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